FAAV Famiglie Adottive Alto Vicentino
Il sito dell'associazione FAAV

Il Giornale di Vicenza – “Dopo le adozioni il … nulla. Nasce un comitato per aiutare le famiglie”

Tra i promotori l’ex sindaco Maino
Dopo le adozioni il… nulla. Nasce un comitato per aiutare le famiglie
(m.l.d.) Se sta diventando sempre più difficile il percorso che consente a una famiglia di ottenere un’adozione, chi ha vissuto questa esperienza si è reso conto che, una volta ottenuto il bambino, esiste un totale vuoto istituzionale. Eppure i problemi non mancano, sia che si tratti di difficoltà di adattamento sia, soprattutto, perché l’amore della nuova famiglia può cicatrizzare, ma non certo guarire la ferita dell’abbandono. Per cercare di colmare questo vuoto si è costituita a Thiene l’Associazione “Famiglie adottive Alto Vicentino”, che vede fra i suoi promotori l’ex sindaco, Marina Maino, mamma adottiva da un paio d’anni, con le pratiche già avviate per vivere una nuova esperienza. “Scopo dell’associazione – spiega – è quello di diffondere la cultura dell’adozione e dell’attenzione ai temi legati all’adozione, promuovendo incontri e contatti fra le famiglie interessate”.
L’esigenza è partita proprio dalle famiglie. “Inizialmente – spiega la neo presidente – ci siamo ritrovati in pochi, spinti da questo bisogno di confrontarci, perché eravamo tutti consapevoli che, dopo la preparazione, la selezione e lo studio di coppia da parte dell’Ulss, nel post adozione esiste un vuoto totale. Abbiamo così presentato un progetto, che è stato approvato e finanziato dall’Ulss e lì è arrivata la sorpresa perché, mancando un’anagrafe della situazione in questo territorio, non ci eravamo resi conto che invece la sensibilità in quest’area è particolarmente spiccata e abbiamo scoperto così che l’Alto Vicentino è una delle realtà con il più alto numero di adozioni”.
Il progetto prevedeva fra l’altro un percorso formativo, che ha toccato temi quali “L’arrivo del bambino adottato fra illusioni e delusioni, il ruolo delle famiglie aperte”, ossia l’importanza dell’accoglienza non solo da parte della coppia che decide di adottare il bambino, ma di tutto l’entourage familiare, altro tema affrontato “L’inserimento nel mondo della scuola” e ancora “Rapporti tra figli naturali e adottivi, tra amori e gelosie”.
“E ci siamo ben presto resi conto – spiega Marina Maino – che su questo tema specifico non esisteva nessuna documentazione”. Mentre, al contrario, c’è un profondo bisogno di saperne di più, di confrontarsi con altre esperienze, come dimostra la presenza media di oltre 120 persone, a ciascun incontro.
“Eravamo partiti alla cieca, non sapendo quanti eravamo e quanti avremmo potuto essere – spiega la presidente -. Sapevamo soltanto di partire da bisogni concreti che noi per primi, come coppia, sentivamo, e ci siamo confrontati subito con una realtà nuova, complessa, ma anche molto vivace”.
All’interno dell’Associazione, che ha la sua sede nel centro parrocchiale di San Vincenzo, verranno formati così dei gruppi di auto aiuto, per aiutare le famiglie nelle diverse fasi: “Principalmente nel post adozione – precisa Marina Maino -, ma anche nel non facile periodo che caratterizza l’attesa, perché i tempi si stanno allungando sempre di più e ci siamo resi conto che forse è opportuno fare incontrare le coppie e utilizzare l’esperienza di chi è già genitore per aiutare chi si prepara a diventarlo. Fra i nostri obiettivi – aggiunge – c’è quello di promuovere la cultura dell’adozione non solo fra le coppie che non hanno figli naturali, ma anche fra chi ne ha”.

This entry was posted in News. Bookmark the permalink.

Comments are closed.